Percorso VE1
Questo percorso ha in comune la prima parte
con il percorso CA1, diretto a Carmiano,
visto che entrambi, come vedremo, sfruttano la cosiddetta "strada
dell'Olmo". Una parentesi: c'è un'altra strada che punta dritto
verso Veglie, anzi, è proprio considerata la vecchia strada tra
Copertino e Veglie, ma per imboccarla occorrerebbe percorrere metà
della provinciale Copertino - Leverano (il che, in questo sito, equivale
a eresia!)
fino all'unico incrocio presente, ed imboccare la stradina di fronte,
che ci porterebbe direttamente a Veglie. Questa strada e quella dell'Olmo
sono, ad un certo punto, parallele e molto vicine, ma, a dispetto di quanto
segnato su alcune carte, non ci sono passaggi praticabili per "saltare"
da una all'altra, se non quello che verrà indicato in questo percorso.
Ma andiamo per ordine...
Partiamo come sempre da piazza Umberto I a Copertino, dirigendoci verso
il castello lungo via Re Galantuomo. Proseguiamo oltre ed imbocchiamo
la via del cimitero (via Sant'Angelo) al bivio 1.
Facciamo attenzione al fatto che il primo tratto di questa strada è
a senso unico di marcia, quindi al ritorno occorrerà deviare verso
la via Amendola per evitare il senso vietato. Il senso unico finisce al
cosiddetto "ponte" (punto 2), nome
la cui origine mi è oscura, a meno che non si consideri un qualche
stretto canale di scolo che, passando sotto la strada, mette
in comunicazione le campagne sui due lati. Ancora oggi qui finiscono le
case del paese e comincia il viale alberato del cimitero e fino a questo
punto, fino a qualche anno fa, c'era l'abitudine di seguire i cortei funebri.
Proseguiamo oltre, lasciandoci il cimitero sulla sinistra, e giungiamo
all'incrocio con la circonvallazione nord di Copertino (punto 3),
da attraversare con la massima prudenza. Proseguiamo oltre, imboccando
la "strada dell'Olmo", altro toponimo la cui origine mi è
oscura (la campagna circostante, peraltro, è segnata sulle carte
come "Pozzo dell'Olmo"). Si tratta di una strada che ci consentirà,
in questo come in altri percorsi, di raggiungere varie località
poste a nord di Copertino. Sulla destra, immersa tra i pini, la proprietà
"la Corte", poi, dopo pochi metri, un bivio in corrispondenza
del quale dobbiamo mantenerci a sinistra (punto 4).

Proseguiamo
in leggera salita tra i vigneti e i campi di grano, mentre sulla sinistra
sono ben visibili gli edifici di Leverano, un panorama che ci terrà
compagnia per buona parte del percorso. Continuiamo sempre dritti (anche
nel punto 5, dove è presente una traversa
sulla destra) e continuiamo a seguire la nostra strada anche quando questa
comincia a farsi tortuosa. Dal punto 5 in poi, secondo alcune mappe, la
nostra strada assume la denominazione di strada vicinale "Cucchiarella".

Un
ultimo rettilineo ci porta verso l'incrocio con la provinciale Lecce -
Porto Cesareo (punto 6). Qui possiamo decidere
cosa fare: dobbiamo immetterci in direzione Leverano
su una delle due complanari della provinciale; sulla cartina, precedente
rispetto ai lavori di sistemazione della provinciale, le due complanari
non sono segnate, ma il tratto del percorso e della variante ne rispecchiano
fedelmente l'andamento. Cominciamo con l'indicare la prima possibilità:
attraversiamo l'incrocio con la massima prudenza dopo aver dato la precedenza
(attenzione, qui il
traffico è sempre intenso, specialmente d'estate, e le
auto sfrecciano come razzi). Passati sull'altro lato, svoltiamo subito
a sinistra ed immettiamoci sulla complanare, che percorriamo per circa
700 m. Quando incontriamo l'incrocio con la stradina successiva (punto
7), vale a dire quella di cui si parlava
all'inizio, svoltiamo a destra e riprendiamo il nostro cammino verso nord-ovest.
Interrompiamoci un attimo per esplorare la seconda
possibilità, che chiamiamo variante VE1b,
segnata sulla carta sottostante con un colore più chiaro. Poco
prima dell'incrocio 6, svoltiamo a sinistra
sulla complanare della Lecce - Porto Cesareo, che quindi non attraversiamo,
almeno per il momento. Su questo lato, la complanare ha il fondo sterrato,
ma
percorrerla è comunque piacevole e
non eccessivamente scomodo. Come si vede, questa variante non è
altro che una strada parallela, sull'altro lato della provinciale, al
percorso principale, consigliata a chi ama lo sterrato. Avvicinandosi
all'incrocio con la strada vicinale che ci porterà a Veglie, la
nostra strada compie una doppia curva, finché al punto 1b
non dobbiamo svoltare a destra, attraversare la provinciale con la massima
cautela e ricongiungerci con il percorso principale nel punto 7.
Proseguiamo per altri 600 m ed incrociamo la provinciale Leverano - Carmiano,
una delle strade più tortuose della zona (punto 8).
Nell'attraversarla, facciamo attenzione: sia da destra, sia da sinistra
le macchine in transito sulla provinciale provengono da una curva, quindi
la visibilità è fortemente limitata, sia per loro sia per
noi. Facciamoci aiutare anche dall'udito e, quando possibile, attraversiamo
l'incrocio con decisione. Siamo ormai sull'ultimo tratto, in alcuni punti
funestato da buche nell'asfalto, che ci porterà a Veglie.

In corrispondenza degli incroci 9, 10
e 11 con altre strade vicinali proseguiamo
dritti. Solo dopo alcuni chilometri, quando ormai Veglie è ben
visibile a poche centinaia di metri di distanza, dobbiamo interrogarci
sulla direzione da prendere, vista la presenza di diverse alternative
disponibili. In questo tratto, la parte destra della carreggiata è
un po' sprofondata rispetto al centro, pertanto si è originato
un "gradino" poco simpatico da affrontare, soprattutto nel caso
si incrocino altri veicoli e si debba tenere strettamente la destra.

All'incrocio
12, il percorso principale prevede che si
svolti a destra, poi, all'incrocio 13, a
sinistra, per incrociare subito dopo la circonvallazione est di Veglie,
non segnata sulla carta originaria, quindi evidenziata qui con un tratto
grigio spesso. Attraversiamola con la consueta cautela (punto 14)
ed entriamo a Veglie da via Crocifisso, che confluisce su via Leverano,
dove è fissato il punto d'arrivo in corrispondenza della chiesa
dell'Iconella, la cui foto è mostrata all'inizio di questa pagina.

Abbiamo
però a disposizione due altri "terminali" del nostro
percorso, due possibili varianti.
La variante VE1c prevede
che al punto 12 si prosegua dritti, intersecando
dopo pochi metri la circonvallazione di Veglie (punto 1c),
poi la provinciale Leverano - Veglie (punto 2c),
entrambe da attraversare con la massima prudenza. Proseguendo oltre, si
passa dall'incrocio 3c e dal bivio 4c,
dove si svolta a destra per entrare in paese dalla via Silone, fino alla
chiesetta dell'Iconella, come per il percorso principale.
Infine, la variante VE1d
si discosta dal percorso principale a partire dall'incrocio 13,
dove si procede dritti. Si interseca poi la circonvallazione di Veglie
(punto 1d) e si prosegue, entrando in paese
dalla strada comunale "Maruggio - Scampurro". Il punto d'arrivo,
differente dai casi precedenti, è fissato all'incrocio delle vie
Adua e Gioberti.
Riepilogo
Lunghezza: 10.4 km (10.5 km se si opta per la variante VE1b,
10.6 per la VE1c, 10.5 per la VE1d)
(di cui sterrato: 0 km nel primo, terzo e quarto caso, 0.8 km
nel secondo)
Grado di difficoltà: semplice. Occorre fare molta attenzione
nell'attraversamento delle varie strade provinciali intersecate.

Percorso VE2
Gli
altri tre percorsi di questa pagina, prevedono, a differenza del primo,
il passaggio dall'abitato di Leverano, quindi possono essere utilizzati
anche come percorsi da Leverano a Veglie. L'attraversamento del paese
è, in genere, impresa non semplice, complicata dalla presenza di
sensi vietati in moltissime vie. Alla luce di tutto questo, si tengano
in considerazione le seguenti avvertenze:
- Leverano può essere raggiunto per mezzo di uno qualsiasi dei
percorsi descritti nella pagina
relativa. Qui, per il calcolo del chilometraggio finale e per
semplicità, se ne indica uno solo, il più comodo e lineare,
vale a dire il percorso LV1.
- La scelta delle vie cittadine da attraversare fino all'uscita del paese
è del tutto opinabile. Qui se ne indica una, ma chi preferisce
variare il tragitto, magari avendo già esperienza delle strade
di Leverano, può farlo liberamente. Dunque verranno fornite soltanto
indicazioni sommarie sul percorso in paese, mentre verrà posto
l'accento sul punto in cui, qualunque sia stato il percorso cittadino
scelto, bisogna confluire per forza per proseguire alla volta di Veglie
(in questo caso, ad esempio, il punto 4).
- La parte cittadina del percorso, infine, è stata tracciata tenendo conto
soprattutto dei sensi unici che abbondano anche nella periferia leveranese.
Molte delle vie indicate non sono percorribili al ritorno. D'altronde,
indicare anche il percorso per il ritorno sarebbe stato forse ridondante
e avrebbe generato confusione. A chi non conoscesse le vie di Leverano,
al ritorno basteranno un minimo di orientamento e l'ausilio delle carte.
- Il territorio tra Leverano e Veglie non possiede
una strada vicinale che congiunga direttamente i due paesi, ma un reticolo
di stradine che, serpeggiando tra i vigneti, consentono comunque di collegare
i due paesi senza usare la provinciale. Questo percorso e i due successivi
sono costruiti in questo modo, ma si può dare libero sfogo alla
fantasia per scomporre e ricomporre in modo diverso i vari pezzi di questo
"labirinto" ed inventare nuove combinazioni da provare.
Entriamo ora nel merito di questo percorso. Il punto di partenza è
sempre piazza Umberto I a Copertino, ma il primo tratto coincide completamente
con il percorso LV1,
che, come già detto, sfrutta il tracciato della vecchia via Copertino
- Leverano.
Fissiamo
il punto 1 di questo tracciato nel
punto d'arrivo del percorso LV1
e cominciamo la descrizione a partire da qui. La vecchia via Copertino
- Leverano arriva in una piazzetta, che imbocchiamo appena per svoltare
subito a destra (via N. Sauro). Percorriamo questa via in tutta
la sua lunghezza fino all'incrocio con la strada principale per
Copertino (punto 2), quindi giriamo
a destra e subito a sinistra, in via Palestro. Usciamo su via U.
Giordano, che imbocchiamo svoltando a sinistra e percorriamo per
alcuni metri, per svoltare nuovamente in via Fratelli Bandiera.
Quest'ultima via è una sorta di lunga "tangenziale"
per la periferia nord-est di Leverano, finalmente un tratto di strada
su cui pedalare senza dover svoltare continuamente o temere improvvisi
sensi vietati (occhio però agli incroci con le numerose traverse!).
Quando sulla destra le case terminano e si cominciano a vedere le
costruzioni del cimitero, vuol dire che stiamo per incrociare la
via per Carmiano (punto 3). Qui svoltiamo
a sinistra e poi subito a destra, seguendo la strada indicata sulla
cartina (via Paisiello prima, via Toscanini poi). Siamo in un quartiere
relativamente nuovo e con strade aperte di recente; per non sbagliarsi,
basterà comunque seguire la doppia curva segnata in cartina.
L'ultimo rettilineo ci conduce all'incrocio con la provinciale 118
Lecce - Porto Cesareo, che in questo tratto funge da circonvallazione
nord di Leverano e presenta, come in ogni suo tratto, un traffico
particolarmente intenso. Il punto 4
di attraversamento della provinciale è quello in cui è
necessario arrivare, partendo dal punto 1,
qualunque siano state le strade scelte per attraversare Leverano
fin qui.
Effettuato con estrema prudenza l'attraversamento dell'incrocio,
ci predisponiamo ad uscire dal paese (via Chieti) in direzione nord,
anche se le abitazioni continueranno a tenerci compagnia ancora
per qualche centinaio di metri.
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Siamo
nel territorio compreso tra le strade provinciali che congiungono
Leverano rispettivamente a Veglie e a Carmiano. Seguiamo il percorso
segnato sulla carta, passando dritti all'incrocio 5
e incontrando poi, nel punto 6, la
strada vicinale "Santa Croce a Palazze". Al corrispondente
bivio svoltiamo a destra, immettendoci su un lungo rettilineo che
attraversa estesi vigneti.
Dopo circa 1.1 km, intersechiamo la vecchia vicinale Copertino -
Veglie, vale a dire la strada utilizzata per il secondo tratto del
percorso VE1. Siamo
nel punto 10 di quest'ultimo percorso
e non ci resta che svoltare a sinistra per immetterci su di esso
e seguirlo fino all'arrivo a Veglie. Naturalmente, questo tratto
finale tra il punto 10 e il punto d'arrivo
(usando eventualmente le due varianti "finali" del percorso
VE1) non viene riportato
qui, in quanto già descritto in precedenza in questa pagina.
Riepilogo
Lunghezza: 10.9 km
(di cui sterrato: 0 km)
Grado di difficoltà: semplice.
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Percorso VE3
Ecco
un altro percorso che prevede l'attraversamento di Leverano, e ancora
una volta occorrerà indicare una sfilza di vie cittadine, che possono
essere variate a piacimento da quanti conoscono bene il paese, a patto
di ritrovarsi in un punto "convenuto" prima dell'uscita dal
paese. Ancora una volta, il primo tratto del percorso (da Copertino all'ingresso
di Leverano) coincide con uno dei percorsi stilati tra questi due paesi,
nella fattispecie con il percorso LV1,
il cui punto finale viene fatto coincidere con il punto 1
di questo. Cercheremo di attraversare la periferia di Leverano e ridurre
per quanto possibile la "coabitazione" con le auto. Per questo
motivo, al punto 1 svoltiamo a sinistra su
via Arno, che curva a destra ad angolo retto diventando via Pasolini e
poco dopo riceve sulla sinistra la stradina sfruttata dal percorso
LV3:
in pratica, il punto 2 del presente percorso
coincide con il punto finale del percorso LV3,
che gli amanti dello sterrato potranno preferire agli altri per giungere
da Copertino fino a qui. Dopo pochi metri, attraversiamo la via per Nardò
(punto 3) e proseguiamo dritti su via Goito,
seguendola fino in fondo e svoltando poi a destra su via Menotti. Proseguiamo
su quest'ultima fino alla prima svolta a sinistra (via Rosselli, punto
4), e proseguiamo fino all'incrocio con via
Carducci. Ci stiamo inoltrando nel quartiere di Leverano noto come "Pozzo
Lungo" (o, più genuinamente, "Puzzu Luengu"), costituito
da vie che si intersecano ad angolo retto, molte delle quali, tuttavia,
ad un solo senso di circolazione; questo ci costringe a svolte continue.
Imboccata la via Carducci (verso destra), pedaliamo fino in fondo per
poi svoltare a sinistra in via L. Da Vinci; infine, dopo due isolati,
all'incrocio con via Parini (punto 5), svoltiamo
nuovamente a destra e poco dopo incrociamo via Cesarea, vale a dire la
strada che da Leverano conduce a Porto Cesareo (punto 6).
Di fronte a noi, una pineta, in parte inglobata nel parco della nota cantina
Zecca; leggermente sulla destra, una stradina, asfaltata di recente e
con il non casuale nome di "via Malvasia", che passa in mezzo agli alberi.
Dunque ci immettiamo sulla via Cesarea e poi svoltiamo subito a sinistra
su via Malvasia; svoltiamo nuovamente a sinistra su via dell'Uva (!!!),
continuando mantenere il muro di cinta della cantina Zecca sulla nostra
sinistra. Dopo pochi metri, giungiamo finalmente all'incrocio con via
Marche (punto 7), il punto in cui la descrizione
del percorso, finora fatto di vie cittadine variabili a piacere, diventa
univoca.
Svoltiamo
a destra e ritroviamo, sulla sinistra, i cancelli dell'altra importante
azienda vitivinicola leveranese, la Cantina Sociale Cooperativa.
Sull'altro lato, il campo sportivo e, poco dopo, l'"immancabile"
incrocio con la S.P. 118 Lecce - Porto Cesareo (punto 8):
occhi aperti durante l'attraversamento!
Proseguiamo oltre l'incrocio: ci siamo finalmente liberati delle
tortuosità e del traffico del paese e possiamo goderci
la riconquistata campagna. Al punto 9,
uno stradone sterrato sulla sinistra potrebbe fungere da raccordo
con il successivo percorso VE4,
ma qui non lo indichiamo come possibile variante per non generare
confusione, lasciando ai più "volenterosi" il
compito di esplorarlo. Ora siamo completamente immersi in un paesaggio
di vigneti, sulla sinistra della provinciale Leverano Veglie,
a differenza del percorso precedente, che si trova sull'altro
"versante".
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Continuando
verso nord, al punto 10 la strada compie uno strano mezzo giro
verso sinistra. La cartina non deve trarre in inganno: i vari
accessi che formano una sorta di raggiera non sono altro che stretti
sterrati ben distinguibili dalla strada asfaltata sulla quale
ci troviamo noi. Il percorso si dipana, poi, a zig-zag tra i vigneti,
fino all'incrocio 11, molto vicino
alla provinciale Leverano - Veglie, che però continuiamo
ad evitare, perché svoltiamo a sinistra. Sull'angolo, una
cappelletta edificata una ventina d'anni fa.
Al
punto 12, il tratto asfaltato termina e ci predisponiamo ad affrontare
un lungo sterrato.
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Quello
che si vede bene sulla cartina è che lo sterrato in questione
corre quasi parallelamente alla strada provinciale, mentre quello
che non si può apprezzare è che il fondo stradale
è piuttosto impegnativo e dunque sconsigliato a chi non
ama questo tipo di tracciati. Non solo pietre e buche, ma anche
la probabilità di forature è molto più elevata
rispetto al tratto asfaltato precedente. Le cose migliorano solo
a poche centinaia di metri dall'ingresso a Veglie, quando il fondo
torna ad essere asfaltato.
Successivamente, il primo incrocio che incontriamo corrisponde
al punto 3c della variante VE1c.
Da questo punto in poi, il tratto finale del nostro percorso coincide
con questa variante. Non ripeteremo, dunque, quanto scritto in
precedenza per la variante, ma riportiamo comunque quest'ultimo
tratto sulla cartina, trattandosi di poche centinaia di metri.
L'arrivo, ancora una volta, nei pressi della chiesetta dell'Iconella
a Veglie.
Riepilogo
Lunghezza: 11.9 km
(di cui sterrato: 1.2 km)
Grado di difficoltà: non lungo, ma caratterizzato
dalla presenza di un lungo e difficoltoso sterrato.
Note: E' necessario (soprattutto al ritorno) prestare
attenzione alla viabilità interna di Leverano e ai sensi
di marcia consentiti o vietati.
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Percorso VE4
Nell'illustrare
i quattro percorsi di questa pagina, siamo partiti da quello collocato
più ad est e giungiamo, con questo, al più occidentale,
che in parte sfrutta tratti che rientrano anche negli itinerari cicloturistici
della Provincia di Lecce.
Si richiede di attraversare, ancora una volta, un lungo tratto della periferia
di Leverano, che coincide in buona parte con quello del percorso precedente.
In particolare, i due percorsi coincidono fino al punto 5
del percorso LV3,
ed è da questo punto che parte la nostra descrizione. Anziché
svoltare a destra, come nel caso precedente, al punto 5
proseguiamo dritti, percorrendo via L. Da Vinci in tutta la sua lunghezza,
poi svoltare a destra (via A. Moro) e subito a sinistra, in via G. Marconi,
da percorrere ancora una volta fino in fondo. Siamo alle estrema periferia
del quartiere "Pozzo Lungo" e, giunti in fondo, svoltiamo su
via L. Einaudi, l'ultima delle traverse di via Cesarea, sulla quale si
innesta all'altezza dell'incrocio semaforizzato con la Lecce - Porto Cesareo
(punto 1). E' questo il punto che, indipendentemente
dal modo scelto per attraversare Leverano, dobbiamo tenere presente per
proseguire correttamente lungo il nostro percorso. Si tratta di un incrocio
relativamente pericoloso, fortunatamente presidiato dal semaforo; quando
arriva il nostro turno, attraversiamolo con la massima prudenza e procediamo
dritti, in direzione Lecce, per poi svoltare, subito dopo, sulla prima
stradina che incontriamo sulla sinistra (punto 2,
attenzione alle precedenze!).
Lontani ormai dal grande traffico, ci ritroviamo su un tracciato piuttosto
tortuoso tra gli immancabili vigneti, ma anche perfettamente asfaltato
(quindi attenzione alle auto che a volte lo sfruttano a mo' di scorciatoia);
il sito "Live
Maps" di Microsoft lo riporta come "strada vicinale
dei Vignali". Il punto 3, in particolare,
rappresenta l'arrivo dello stradone di cui si parlava a proposito del
percorso precedente (punto 9), che può
fungere da utile raccordo tra i due percorsi e farci evitare l'attraversamento
del semaforo di cui sopra.
Il
nostro percorso prosegue senza particolari asperità, l'importante
è continuare a seguire il tracciato asfaltato principale ed evitare
di perdersi nel dedalo di stradine che caratterizza la zona. Da queste
parti, per inciso, sorgeva la pista per il decollo di aerei militari attiva
durante la seconda guerra mondiale e oggetto di bombardamenti da parte
degli Alleati.

Dopo
2.8 km a partire dal punto 2, nel punto
4 la nostra stradina termina sulla
strada provinciale 353 (erroneamente segnata come 253 sulla cartina).
Niente paura, non si tratta di una strada di particolare pericolosità,
perché non mette in comunicazione diretta due paesi e quindi
il traffico è molto ridotto: parte da Veglie e finisce sulla
Leverano - Porto Cesareo, centri a loro volta già collegati
con Veglie da apposite strade. La strada è bene asfaltata,
ma piuttosto stretta, poco più di una strada di campagna,
ed in effetti credo che il suo uso principale sia proprio quello
agricolo.
Ad ogni modo, al punto 4 diamo la precedenza
e poi svoltiamo a destra, lungo questa strada che ci condurrà
direttamente a Veglie. Non mancano, ai lati del nostro cammino,
vari e interessanti esempi di ville rurali, compresa, in lontananza,
quella della tenuta "Rifugio", che, a dispetto di una
fitta segnaletica e di un nome che sembrerebbe richiamare un bunker
o qualcosa di simile, è invece una residenza signorile di
campagna, raggiungibile dal punto 5
(incrocio con la spartifeudo Leverano - Veglie). La strada su cui
stiamo pedalando non è proprio rettilinea, tuttavia le curve
sono piuttosto larghe e, anche grazie al terreno pianeggiante tutt'intorno,
la visibilità è piuttosto buona, fatto importante
per accorgersi di eventuali automezzi in avvicinamento. Non tarderemo
molto a scorgere le prime abitazioni di Veglie, paese che si è
espanso molto in questa direzione, protendendosi letteralmente verso
sud-ovest. Non lontano da qui, su una via parallela, si trova la
chiesetta della Madonna dei Greci, raggiungibile svoltando al punto
6 ed ennesimo esempio di santuario
mèta della tradizionale "gita fuori porta" post-pasquale,
usanza molto diffusa nei paesi del Salento. Proseguiamo sempre dritti,
mentre la nostra provinciale ha ormai assunto la denominazione di
via Isonzo, e fissiamo il nostro punto d'arrivo nel piccolo largo
in cui quest'ultima incontra le vie Solferino e San Martino.
Riepilogo
Lunghezza: 11.9 km
(di cui sterrato: 0 km)
Grado di difficoltà: non lungo e interamente pianeggiante.
Per l'attraversamento dell'abitato di Leverano, soprattutto al ritorno,
valgono le raccomandazioni formulate per i due percorsi precedenti. |
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