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Sul
lato sinistro della strada incontriamo
prima la zona industriale di Copertino, poi alcune imponenti cave di tufo,
mentre sulla destra possiamo osservare un paio di traverse asfaltate:
una (punto 4)
si dirige verso la masseria "La Torre" e la provinciale Copertino
- Nardò; l'altra
(punto 5)
è descritta nel percorso SB2.
A questo punto, la nostra strada ha già iniziato a impennarsi con la salita finale verso Santa Barbara, lunga poco più di 1.5 km e che si conclude poche centinaia di metri prima della nostra mèta, che fissiamo in corrispondenza non dell'ingresso nel del paesino (punto 6), ma della sua piazzetta . Chi percorrerà questa strada in senso opposto e si appresterà a lanciarsi nella discesa verso Copertino, non mancherà di abbracciare con lo sguardo la vallata sottostante, con i paesi di Leverano e Copertino ben visibili in basso. Riepilogo
Percorso SB2
Poco
dopo sulla sinistra incontriamo un'altra masseria e infine, dopo
circa 1.4 km percorsi su questa strada di campagna, incontriamo
improvvisamente una breve discesa ed una svolta a sinistra (punto
1), che ci catapulta su un palcoscenico
inaspettato: il percorso è fiancheggiato su entrambi i lati
dai rovi, oltre i quali, sul lato destro, ritroviamo la linea ferroviaria
(prima foto a destra). Al termine del rettilineo, dove fino a poco
più di una decina d'anni fa vi era un passaggio a livello
senza barriere, oggi c'è un muretto di cemento, facilmente
aggirabile (punto 2, nella foto centrale
a destra il "misfatto"!). Alle nostre spalle, uno stradone
sterrato porta alla vicina masseria "Cambrò", mostrata
nella foto in basso a destra e toponimo significativo della protostoria
copertinese. Si può aggirare il muretto, come dicevamo, e
scavalcare i binari; attenzione, però: quest'operazione è
pericolosa e probabilmente anche vietata. Occorre osservare tutte
le cautele possibili, ricordando che i treni della Sud-Est restano
fermi soltanto durante i giorni festivi (e quindi, ad esempio, il
sabato circolano regolarmente!). Quanti
di voi conoscevano quel ponticello? La strada risale, riportandosi al
livello della ferrovia (punto 5), che ci lasciamo
alle spalle, mentre sulla destra si profila il complesso della masseria
"Garzuto" (punto 6). Si tratta di
un insieme di costruzioni piuttosto articolato, che ospita peraltro una
suggestiva cappelletta con affreschi ancora visibili. Il
panorama, complici alcune collinette e le masserie circostanti, è
piuttosto gradevole e rilassante... A questo punto non ci resta che proseguire,
mentre la strada comincia a salire (ebbene sì, da qualunque strada
si voglia arrivare ai 53 m s.l.m. di Santa Barbara, bisogna comunque farsi
una salita!), in un placido paesaggio di ulivi.
Circa 1.5 km dopo la masseria "Garzuto", giunti ad un bivio (punto 7)
da cui passeremo anche durante una delle passeggiate verso Nardò
(percorso N1), svoltiamo a sinistra e proseguiamo,
svoltando nuovamente a sinistra (punto 8) quando intersechiamo un'altra
strada rurale. Dopo poche centinaia di metri, eccoci arrivati di fronte
alla chiesetta di Santa Barbara (punto 9), ed ecco la mitica fontana pronta a darci
conforto dalla calura! Svoltiamo a destra e attraversiamo Santa Barbara fino alla piazzetta centrale,
dove abbiamo fissato il punto di arrivo di questo percorso. Riepilogo
Percorso SB3
Continuiamo
a percorrere la via San Cosimo fino all'altezza dell'imponente masseria
"Mollone", che incontriamo 2.4 km dopo la Cappella di San Cosimo.
A
questo punto intersechiamo una strada rurale nota come "Strada di
Garibaldi" (punto 3), di cui parlerò
meglio nella descrizione del percorso SP2.
La imbocchiamo, svoltando a destra; dopo 600 m dobbiamo fermarci allo
stop prima di attraversare la provinciale Copertino - Galatina (prudenza,
mi raccomando: qui le macchine sfrecciano a velocità spaventosa).
Attraversiamo dunque la provinciale e continuiamo su un percorso
che lambisce, sulla destra, la tenuta "Monaci" (sullo
sfondo, la zona industriale di Copertino). La nostra strada curva
verso sinistra e dinanzi a noi si stende un rettilineo asfaltato
in direzione nord-sud, lungo 400 m. In fondo a questo tratto, la
strada si fa sterrata (punto 4, foto
in basso) e infine diventa una pista in terra rossa all'interno
di un uliveto; troveremo anche qualche stradina laterale più "invitante"
perché sembra presentare un miglior fondo stradale, ma non
facciamoci distrarre, dobbiamo proseguire dritti zigzando tra gli
ulivi sulla strada a fondo rosso.
Verso
la fine, un fondo più pietroso sostituisce la terra rossa
(punto 5) mentre la strada si impenna
in una ripida salita (si vede proprio che stiamo arrivando a Santa
Barbara!). Riepilogo
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