Il centro abitato di Santa Barbara è una frazione di Galatina, sebbene sia vistosamente più vicino a Copertino (provate a vedere con Google Earth: in linea d'aria fanno 5.9 km di distanza da Copertino, e ben 9.4 km da Galatina). Probabilmente la vicinanza della frazione "sorella" Collemeto (distante solo 3 km, da centro a centro) ha trascinato Santa Barbara nell'"orbita" galatinese. La passeggiata Copertino - Santa Barbara rappresenta un classico dell'"avventura" dei ragazzini della mia generazione: si raggiungeva in bicicletta un paese forestiero, approfittando del poco traffico presente sulla strada, e si veniva a contatto con una realtà singolare: quella silenziosa, solitaria, e, diciamolo, un po' sperduta di un villaggio abitato da qualche decina di famiglie. Il nostro "totem" era la fontana pubblica posta all'ingresso del paese, la salvezza per noi imberbi e assetati esploratori nei roventi pomeriggi di giugno o luglio: ancora oggi, quando passo da lì, la guardo riconoscente e magari mi fermo ancora una volta a bere un sorso d'acqua!

L'ingresso di Santa Barbara per chi proviene da Copertino

Come arrivarci? Io qui suggerisco tre percorsi (il secondo dei quali è una variante del primo). Come sempre, chi vuole fare un giro a Santa Barbara può fare in modo da usare percorsi diversi per l'andata e il ritorno, in modo da non annoiarsi!
Prima di cominciare, però, ecco tre link per avere qualche notizia sulla località di Santa Barbara:
- Sito 1
- Sito 2
- Sito 3




Percorso SB1


E' un percorso atipico rispetto a quasi tutti gli altri riportati in questo sito, per il fatto che utilizza esclusivamente la strada provinciale che unisce i due paesi (S.P. 307). Tranquilli, però: la Copertino - Santa Barbara è una strada davvero poco frequentata e in genere la si può percorrere in tranquillità, quasi come se ci si trovasse su un tratto rurale. A questo punto non c'è molto da aggiungere, visto che la strada è quella! Si tratta, per chi non la conoscesse, della prosecuzione della ben nota via Sciarpo. Dovendo stabilire per convenzione un punto di partenza (la "solita" Piazza Umberto I, ma in pratica ognuno parte da casa propria!) ed un percorso minimo da compiere in paese per immettersi su via Sciarpo, qui suggerisco di imboccare via Corsica, svoltando a sinistra su via Delle Nocche (o via Milano, o Pizzo Falcone che dir si voglia, cioè l'ultima traversa prima della Villa Comunale) e svoltando nuovamente a destra su via Trento (angolo ex convento suore), fino a raggiungere la canalizzazione antistante la stazione ferroviaria (punto 1). Da qui svoltiamo a destra, poi a sinistra per superare il passaggio a livello e ancora subito a destra per imboccare via Sciarpo (o, come si dice a Copertino, per "scendere sotto lo Sciarpo", punto 2). Al ritorno, naturalmente, grazie ai differenti sensi di marcia, potremo rientrare in Piazza Umberto I percorrendo direttamente via Roma / Tenente Colaci.
Uscendo dal paese, incontriamo un crocevia con al centro la cappella di Sant'Alberico (
punto 3), in cui il nostro percorso interseca l'itinerario I2.

Sul lato sinistro della strada incontriamo prima la zona industriale di Copertino, poi alcune imponenti cave di tufo, mentre sulla destra possiamo osservare un paio di traverse asfaltate: una (punto 4) si dirige verso la masseria "La Torre" e la provinciale Copertino - Nardò; l'altra (punto 5) è descritta nel percorso SB2.

A questo punto, la nostra strada ha già iniziato a impennarsi con la salita finale verso Santa Barbara, lunga poco più di 1.5 km e che si conclude poche centinaia di metri prima della nostra mèta, che fissiamo in corrispondenza non dell'ingresso nel del paesino (punto 6), ma della sua piazzetta . Chi percorrerà questa strada in senso opposto e si appresterà a lanciarsi nella discesa verso Copertino, non mancherà di abbracciare con lo sguardo la vallata sottostante, con i paesi di Leverano e Copertino ben visibili in basso.


Riepilogo
Lunghezza: 6.2 km
(di cui sterrato: 0 km)

Grado di difficoltà: semplice, a parte il tratto in salita all'andata, che potrebbe scoraggiare i meno allenati.



Percorso SB2

Chi volesse allontanarsi per qualche chilometro dal percorso precedente e scoprire una realtà rurale che pochi conoscono ha a disposizione questa variante, ricca di sorprese. Seguiamo il percorso SB1 fino al punto 5, quando, oltrepassata la zona industriale di Copertino, svoltiamo a destra su una strada secondaria asfaltata. Dopo una breve salita, ci ritroviamo immersi negli uliveti, con la possibilità di scorgere sulla destra, in lontananza, la masseria "La Torre".

Poco dopo sulla sinistra incontriamo un'altra masseria e infine, dopo circa 1.4 km percorsi su questa strada di campagna, incontriamo improvvisamente una breve discesa ed una svolta a sinistra (punto 1), che ci catapulta su un palcoscenico inaspettato: il percorso è fiancheggiato su entrambi i lati dai rovi, oltre i quali, sul lato destro, ritroviamo la linea ferroviaria (prima foto a destra). Al termine del rettilineo, dove fino a poco più di una decina d'anni fa vi era un passaggio a livello senza barriere, oggi c'è un muretto di cemento, facilmente aggirabile (punto 2, nella foto centrale a destra il "misfatto"!). Alle nostre spalle, uno stradone sterrato porta alla vicina masseria "Cambrò", mostrata nella foto in basso a destra e toponimo significativo della protostoria copertinese. Si può aggirare il muretto, come dicevamo, e scavalcare i binari; attenzione, però: quest'operazione è pericolosa e probabilmente anche vietata. Occorre osservare tutte le cautele possibili, ricordando che i treni della Sud-Est restano fermi soltanto durante i giorni festivi (e quindi, ad esempio, il sabato circolano regolarmente!).
Proseguiamo mantenendoci sempre sul tracciato asfaltato, e dopo pochi metri incontriamo una svolta a sinistra (punto 3), in seguito alla quale ci allineiamo con quello che era il tracciato dell'antica via Copertino - Nardò. Il rettilineo si conclude con una doppia curva a gomito, seguita da una breve e ripida discesa che ci porta a passare sotto la ferrovia (punto 4, foto in basso)...

Stradina che costeggia la linea ferroviaria Copertino - Nardò Masseria "Cambrò" - Copertino

Sottopasso della linea ferroviaria Copertino - Nardò

Quanti di voi conoscevano quel ponticello? La strada risale, riportandosi al livello della ferrovia (punto 5), che ci lasciamo alle spalle, mentre sulla destra si profila il complesso della masseria "Garzuto" (punto 6). Si tratta di un insieme di costruzioni piuttosto articolato, che ospita peraltro una suggestiva cappelletta con affreschi ancora visibili.

Masseria "Garzuto"

Il panorama, complici alcune collinette e le masserie circostanti, è piuttosto gradevole e rilassante... A questo punto non ci resta che proseguire, mentre la strada comincia a salire (ebbene sì, da qualunque strada si voglia arrivare ai 53 m s.l.m. di Santa Barbara, bisogna comunque farsi una salita!), in un placido paesaggio di ulivi.

Circa 1.5 km dopo la masseria "Garzuto", giunti ad un bivio (punto 7) da cui passeremo anche durante una delle passeggiate verso Nardò (percorso N1), svoltiamo a sinistra e proseguiamo, svoltando nuovamente a sinistra (punto 8) quando intersechiamo un'altra strada rurale. Dopo poche centinaia di metri, eccoci arrivati di fronte alla chiesetta di Santa Barbara (punto 9), ed ecco la mitica fontana pronta a darci conforto dalla calura! Svoltiamo a destra e attraversiamo Santa Barbara fino alla piazzetta centrale, dove abbiamo fissato il punto di arrivo di questo percorso.

Riepilogo
Lunghezza: 9.6 km
(di cui sterrato: 0 km)

Grado di difficoltà: semplice; più lungo del precedente, ma la salita verso Santa Barbara risulta meno ripida perché diluita su una distanza maggiore.



Percorso SB3

Questo percorso è completamente differente dai due precedenti, con i quali non ha punti di intersezione. Per uscire dal paese, questa volta sfrutteremo, come in tanti altri percorsi, la via San Cosimo. Abbiamo già visto nel caso del percorso GR1 come raggiungere l'imbocco di questa via partendo dal centro di Copertino (piazza Umberto I), e come proseguire fino alla cappella di San Cosimo (punto 1) e oltre. Riportiamo ancora una volta la mappa fino a questo punto, senza commentarla ulteriormente.

Continuiamo a percorrere la via San Cosimo fino all'altezza dell'imponente masseria "Mollone", che incontriamo 2.4 km dopo la Cappella di San Cosimo.

A questo punto intersechiamo una strada rurale nota come "Strada di Garibaldi" (punto 3), di cui parlerò meglio nella descrizione del percorso SP2. La imbocchiamo, svoltando a destra; dopo 600 m dobbiamo fermarci allo stop prima di attraversare la provinciale Copertino - Galatina (prudenza, mi raccomando: qui le macchine sfrecciano a velocità spaventosa).

Attraversiamo dunque la provinciale e continuiamo su un percorso che lambisce, sulla destra, la tenuta "Monaci" (sullo sfondo, la zona industriale di Copertino). La nostra strada curva verso sinistra e dinanzi a noi si stende un rettilineo asfaltato in direzione nord-sud, lungo 400 m. In fondo a questo tratto, la strada si fa sterrata (punto 4, foto in basso) e infine diventa una pista in terra rossa all'interno di un uliveto; troveremo anche qualche stradina laterale più "invitante" perché sembra presentare un miglior fondo stradale, ma non facciamoci distrarre, dobbiamo proseguire dritti zigzando tra gli ulivi sulla strada a fondo rosso.

La nostra pista si dipana tra gli alberi d'ulivo, su un fondo stradale piuttosto sconnesso!

Verso la fine, un fondo più pietroso sostituisce la terra rossa (punto 5) mentre la strada si impenna in una ripida salita (si vede proprio che stiamo arrivando a Santa Barbara!).
Al termine di questa breve salita ci ritroviamo sulla piazzetta del paesino, in pieno "centro"!

 

Riepilogo
Lunghezza: 7.0 km
(di cui sterrato: 0.8 km)

Grado di difficoltà: semplice, tranne gli 800 m di sterrato, per amanti del genere. In particolare, al ritorno prestare attenzione alla discesa lungo lo sterrato, piuttosto ripida e irta di rocce affioranti.