Ed eccoci alla gita verso il capoluogo, suggerita a quanti hanno voglia e gambe per andare a gustarsi lo splendido centro della città nella calma di una mattina di primavera o di un pomeriggio estivo, ma sono scoraggiati dall'intensità e dalla pericolosità del traffico lungo le strade di Lecce.
In questa pagina vengono suggeriti due percorsi, che ci consentono di raggiungere Lecce in tranquillità attraverso le campagne, passando rispettivamente da San Pietro in Lama e da Arnesano, e che dunque si avvalgono, nel primo tratto, dei percorsi che collegano Copertino a questi due centri, già descritti in precedenza.

Basilica di Santa Croce, facciata - Lecce

In particolare, il primo sfrutta la cosiddetta via vecchia Lecce - Copertino, che in realtà a Copertino non arriva proprio (come già detto parlando del percorso MO4), anzi, si spegne sulla provinciale Copertino - San Pietro in Lama, a pochi passi da una curva pericolosa. Nel tratto in direzione di Lecce, invece, questa stradina è in grado di portarci a destinazione, offrendoci peraltro alcuni panorami incantevoli.
Un'ultima parola sul traffico cittadino di Lecce: per un pedalatore abituato al traffico del proprio paese (spesso a sua volta tutt'altro che trascurabile), l'arrivo a Lecce è una visione sconcertante, quasi apocalittica... Occorreranno un'attenzione e una prudenza superiori al solito per mettersi al riparo dai rischi connessi alla marea delle auto, oppure scegliersi orari e/o periodi dell'anno caratterizzati da un caos minore!
Stavolta, la scelta di qualche link da segnalare per saperne di più su Lecce sarebbe ardua, data la miriade di siti che trattano l'argomento, e dato che spesso le finalità ultime di alcuni di questi sono di tipo commerciale, ben dissimulate dietro le notizie storiche o le informazioni turistiche... Dunque, nell'indecisione, indichiamo solo la voce "Lecce" di Wikipedia
, peraltro abbastanza esauriente.
- Voce "Lequile" su Wikipedia





Percorso LE1


Il primo dei due percorsi di questa pagina passa per San Pietro in Lama; nella pagina di questo sito dedicata a quest'ultimo paese vengono indicati quattro diversi modi (e varianti annesse) per arrivarci, dunque ora descriveremo il nostro percorso direttamente a partire da San Pietro, considerando il percorso SP1 come riferimento per il calcolo del chilometraggio, ma lasciando aperte anche le altre alternative per chi volesse sperimentare ogni volta un tragitto diverso.
In particolare, il punto di partenza della nostra descrizione coincide con il punto
10 del percorso SP1, che per esigenze "cromatiche" dobbiamo ribattezzare punto 1 del presente percorso. Si tratta dell'incrocio tra via Pozzino (tratto finale comune ai vari SP1, SP2, SP3, SP4) con la vicinale "Conca". Per raggiungere questo punto si può utilizzare, come detto, il percorso SP1 se si vuole seguire la strada più breve, oppure, volendo allungare un po', si può optare per la variante SP1b, o per il più "avventuroso" percorso SP3, o per il percorso SP2, eventualmente con la sua variante SP2b. E' sconsigliato, invece, il continuo zigzag che comporterebbe il percorso SP4, mentre, come vedremo, la sua variante SP4b si innesta sul nostro percorso in un punto posto più avanti, e rappresenta una valida alternativa in questo senso.
Partiamo dunque dal punto che abbiamo ribattezzato come 1 del nostro percorso, e proseguiamo dritti fino alla piazzetta in cui era posto il punto d'arrivo del percorso SP1, qui chiamato punto 2. Poco più avanti, attraversiamo l'incrocio con via Copertino e proseguiamo dritti, su via A. Gramsci. Svoltiamo sulla seconda traversa a sinistra (via J.F. Kennedy, punto 3) e continuiamo dritti fino ad un piccolo largo (punto 4) in cui è anche posto il punto d'arrivo della variante SP4b, che seguiremo, a ritroso, nelle prossime centinaia di metri. Tenendo la destra, arriviamo all'incrocio con via Sant'Anna (punto 5) e svoltiamo a sinistra.

Apriamo qui una piccola parentesi per descrivere la variante LE1b, che ci consente di coprire la distanza tra i punti 1 e 5 senza entrare nell'abitato di San Pietro. Al punto 1, anziché proseguire dritti, svoltiamo a sinistra, sulla via che delimita la nuova zona residenziale del paese, mentre sulla sinistra abbiamo il cimitero. Dopo poco meno di 400 m, incontriamo la rotatoria 1b (non segnata sulla cartina, perché di più recente realizzazione) in corrispondenza dell'incrocio con la provinciale Copertino - San Pietro in Lama; occorrerà essere molto prudenti nell'attraversarla, dopo aver aspettato che siano passate tutte le auto in transito. Procediamo di fronte, sulla strada vicinale che porta al campo sportivo, che troviamo sulla sinistra. Poco dopo, sulla destra, in corrispondenza della fine dell'asfalto (punto 2b), svoltiamo a destra su una strada che costeggia una zona di recente attività edilizia, come testimoniato anche da mucchi di rifiuti e materiale di risulta vario... Dopo circa 300 m di sterrato, ritorna l'asfalto (punto 3b), mentre la strada è delimitata da muri su entrambi i lati. Poco dopo, ci ritroviamo tra le case di San Pietro, in via M. D'Antona, in fondo alla quale è posto l'incrocio 5, in cui la variante confluisce nel percorso principale.

Immettiamoci dunque su via Sant'Anna, svoltando a sinistra; percorriamo circa 400 m, fino all'incrocio 2b della variante SP4b, contraddistinto da alcuni alti eucalipti: stiamo intersecando la via vecchia Lecce - Copertino. Questo vuol dire che, in alternativa al passaggio dalla zona Pozzino e dall'abitato di San Pietro, si potrebbe anche adottare il percorso SP4 e, nell'ultimo tratto la variante SP4b, che si svolgono appunto sulla via vecchia Lecce - Copertino, e proseguire sempre sulla stessa, da questo punto in poi. Pochi metri più avanti, arriviamo all'incrocio 6 con la provinciale Monteroni - San Pietro, in questo punto caratterizzata da un breve rettilineo tra due curve: chi la deve attraversare, dunque, abvrà una visuale piuttosto ristretta e deve ricorrere all'udito, oltre che alla vista, per avvertire la presenza di auto in arrivo.
Proseguiamo dritti, dunque, con la nostra strada costeggiata da muri su tutti e due i lati, e piuttosto stretta, cosa che ci deve mettere in guardia in presenza di auto (addirittura, qui due auto non potrebbero nemmeno passare contemporaneamente). Dietro i muri, si cominciano a intravedere alcune sontuose ville tipiche di questa parte della Valle della Cupa. Da questo punto in poi, non ci resta che proseguire dritti sulla strada su cui ci troviamo, ignorando le numerose traverse che incontreremo su entrambi i lati.

Proseguendo, cominciamo a notare sulla sinistra, all'interno, la sagoma di una grossa costruzione a più piani: si tratta del cosiddetto magazzino "Pisello". La nostra strada ne incrocia un'altra (quella che giunge proprio di fronte alla facoltà di Giurisprudenza sulla Monteroni - Lecce), in corrispondenza di una cappella di strada (punto 6). Attenzione: dobbiamo dare la precedenza, la visibilità è poca, e per di più la nostra traversa si chiama "via Enzo Ferrari", nome che suona quasi come istigazione alla velocità! Nella foto in basso, il panorama intorno all'incrocio 6: sulla sinistra il magazzino Pisello, sulla destra la nostra strada, l'incrocio e la cappella.

Magazzino Pisello e via vecchia Lecce - Copertino

Proseguiamo dritti, con prudenza. Dopo una curva incontriamo una ripida discesa, che però non deve indurci ad acquistare troppa velocità. Infatti, come possiamo vedere nella foto accanto, il lato destro della strada è occupato da un'ampia buca che ci costringe a spostarci sulla sinistra (punto 7). Il fatto che la strada sia stretta e fiancheggiata da muri ci deve mettere in guardia in presenza di auto provenienti di fronte. Il panorama è davvero particolare, perché si intuisce che i giardini al di là dei muri sono ad un livello superiore a quello della strada. Questa discesa, peraltro, ci fa capire che stiamo scendendo verso uno dei punti più bassi della "Cupa".

Il nostro percorso si presenta pittosto vario, con scorci di rara bellezza, antiche casine e ville di campagna, giardini con palmizi e uliveti all'interno di cave dismesse, un ambiente in cui uomo e natura sembrano essersi incontrati pacificamente e senza troppi danni (...per la prima, ovviamente!).
A suo modo, particolare è anche il fatto di passare, alcune centinaia di metri più avanti, sotto il viadotto della tangenziale ovest di Lecce (non segnata sulla carta), che precede di poco l'incrocio 8, segnalato per la presenza di uno storico ristorante e critico per il ritorno, quando bisognerà stare attenti a non imboccare la strada che troveremo sulla destra. Proseguendo, al punto 9, superiamo l'incrocio con la via dell'Istituto Agrario, mentre possiamo notare come la pendenza della strada strada cominci a farsi sempre più ripida. Stiamo infatti iniziando la dura rampa che ci porterà dal fondo della Valle della Cupa all'abitato di Lecce.

Una salita lunga poche centinaia di metri, ma che può creare non poche difficoltà ai meno allenati. Inoltre, questo tratto di strada è a senso unico e tale fatto, teoricamente, rende questo percorso fruibile solo nel senso di marcia descritto qui. Sul lato destro della nostra salita si estende la vasta area degli scavi dell'antica città di Rudiae, mentre, giunti in cima alla salita e voltandoci, potremo ammirare il panorama di buona parte della Valle della Cupa, dalla quale siamo appena risaliti (vedi foto in basso).

Proseguiamo dritti, mentre ormai ci appaiono le prime case di Lecce. Dopo poche centinaia di metri, troviamo sulla sinistra prima un allevamento, poi il Liceo Artistico. A questo punto, la via vecchia Lecce - Copertino termina, innestandosi sulla provinciale Lecce - San Pietro (punto 10), a poca distanza dalla caserma dei vigili del fuoco di Lecce.
Qui il nostro percorso potrebbe dirsi concluso, nel senso possiamo decidere se tornare indietro o avventurarci nel traffico talvolta mostruoso di Lecce. In questa pagina, dovendo fissare come luogo d'arrivo un punto relativamente ampio e che consenta una breve sosta (non certo un incrocio come questo, dunque!), diamo le indicazioni per proseguire ancora un po'. Al punto 10 immettiamoci sulla via San Pietro, verso sinistra, fino all'incrocio semaforizzato con viale Grassi (caserma dei vigili del fuoco, punto 11). In questo tratto, potremo sfruttare per alcune decine di metri l'ampio marciapiede sulla destra, evitando il più possibile il contatto con le auto. Al semaforo, svoltiamo a sinistra, poi subito a destra, su via Rudiae. Poco prima di arrivare su piazzale Rudiae ed al sottopassaggio ferroviario (noto come "ponte di Monteroni"), svoltiamo sull'ultima traversa sulla destra, via C. Antonaci, dove fissiamo il punto d'arrivo, per la presenza in questo punto di una fontana pubblica, che potrà eventualmente tornarci utile per dissetarci.

Riepilogo
Lunghezza: 15.2 km (se per il primo tratto si opta per percorsi e/o varianti diversi dal SP1, il chilometraggio va corretto in base alle distanze riportate alla pagina dei percorsi per San Pietro in Lama)
(di cui sterrato: 0 km)

Grado di difficoltà: non brevissimo ma facile, tranne l'ultima salita prima di arrivare a Lecce. Si tengano sempre presenti i tratti pił pericolosi segnalati nel testo, ed il fatto che, al ritorno, un tratto della via vecchia Lecce - Copertino presenta un senso vietato.



Percorso LE2

Il secondo percorso per Lecce, più lungo del precedente, attraversa Arnesano, dunque sfrutta i percorsi già definiti per raggiungere questo paese. In particolare, qui faremo riferimento al percorso AR1 per il calcolo dei chilometri. Tuttavia, poiché il percorso AR2 giunge in un punto differente del paese, come prima cosa mostreremo come raggiungere un punto comune dal quale proseguire con una descrizione "univoca".

In pratica, fissiamo il punto 1 di questo percorso nel punto d'arrivo del percorso AR1, vale a dire la rotatoria antistante la porta d'accesso al centro storico del paese. Ricordiamo che il percorso AR1 arriva ad Arnesano da Monteroni, e prevede l'attraversamento del semaforo 5. Invece, quanti dovessero preferire il percorso AR2 arriverebbero alla periferia est del paese, in via Parri.
Da questo punto, qui ribattezzato 1b, facciamo partire il "raccordo" LE2b che, attraversa il centro storico di Arnesano e ci porta sul percorso principale. In pratica, al punto 1b proseguiamo dritti fino all'incrocio 2b, caratterizzato da una chiesetta (S. Antonio Abate) posta al centro dell'incrocio stesso. Svoltiamo a destra, verso il centro storico, passiamo davanti alla Chiesa Matrice, sul basolato rinnovato alcuni anni fa, e passiamo sotto l'antica porta della città, uscendo infine sulla rotatoria 1 e ricongiungendoci al percorso principale.

Dalla rotatoria 1 prendiamo la via per Rione Riesci (quella in discesa) e percorriamola in tutta la sua lunghezza. Uscendo dall'abitato, noteremo una sorta di pista ciclabile sulla destra (punto 2), separata dalla strada principale per mezzo di uno spartitraffico con siepe. In realtà, siamo sulla strada del cimitero e la nostra "pista ciclabile" altro non è che la corsia preferenziale per i funerali; ma possiamo utilizzarla comodamente in tutti gli altri momenti! Il nostro lungo rettilineo termina, appunto, di fronte al cimitero di Arnesano, e qui abbiamo due possibilità: associamo al percorso principale la strada un po' più lunga ma più agevole, ed alla variante LE2c quella più diretta ma anche più scomoda.
Cominciamo dal percorso principale: attraversiamo l'incrocio 3 lasciando l'ingresso del cimitero alla nostra destra. Siamo sulla strada vicinale "dei Monti" che costeggia gli impianti sportivi di Arnesano - Rione Riesci, sulla nostra sinistra, e che, se percorsa fino in fondo, sale verso il Nord Salento in direzione di Trepuzzi. Noi, dopo circa 1 km dal punto 3, svoltiamo a destra (punto 4) e ci immettiamo sulla cosiddetta via vecchia Lecce-Carmiano, una strada che non arriva più direttamente a Carmiano perché, tanto per cambiare, ad un certo punto è interrotta da una cava! Ma a Lecce ci arriva eccome, e noi la seguiremo fino ad arrivare al capoluogo. Nel punto 5, il nostro percorso si riconnette con la sua variante LE2c, che ci fermiamo ad illustrare brevemente.
Ritorniamo all'ingresso del cimitero di Arnesano, e questa volta imbocchiamo la stradina sulla nostra destra. Tenendo dunque il muro di cinta del cimitero alla nostra sinistra, proseguiamo dritti tra le villette. Siamo davvero a pochi passi dalla nota tenuta "Materdomini", che potrebbe essere raggiunta ed attraversata per mezzo di una terza variante...! Ma non complichiamo troppo questa descrizione. Proseguiamo dritti (punto 1c), con il fondo stradale che diventa di tufo, con ampie buche e un po' di rifiuti qua e là, un vero peccato in una zona così bella. In fondo alla nostra strada, il punto 5 del percorso principale, sul quale proseguiamo svoltando a destra. Poco più avanti, sulla destra, notiamo alcune casupole, sempre appartenenti a Materdomini, con una strada nel mezzo (magari apriremo da qualche parte una parentesi per illustrare meglio la zona), poi un'altra strada sulla destra (punto 6), mentre noi ci dobbiamo mantenere sulla strada asfaltata più a sinistra.

Percorso LQ2, tratto 2

Ormai ci siamo immessi nel tratto che ci porterà a Lecce, senza più possibilità di sbagliare. La strada comincia a salire, mentre il terreno si fa più brullo.

Vediamo già in lontananza la tangenziale ovest di Lecce, sotto la quale passiamo al punto 7. Da questo punto in poi, il leggero pendio diventa una ripida salita, che in poche centinaia di metri ci farà coprire un dislivello altimetrico di quasi 20 m. Indubbiamente sarà molto più divertente percorrere questo tratto in disces, al ritorno!

Alla fine della salita, finalmente compare ai nostri sguardi la città di Lecce, mèta dei nostri sforzi. Non ci resta che percorrere il tratto cittadino della via Vecchia Carmiano, lungo alcune centinaia di metri. Come punto d'arrivo fissiamo la rotonda che precede il semaforo all'incrocio con viale Grassi; su questa rotatoria possiamo decidere di invertire la marcia e tornare indietro, oppure proseguire verso il centro della città.

Riepilogo
Lunghezza: 16.9 km (16.5 km se si opta per la variante LE2c; 19. 1 km se per il primo tratto si opta per il percorso AR2 seguito dal raccordo LE2b
)
(di cui sterrato: 0 km; 0.7 km se si opta per la variante LE2c)

Grado di difficoltà: non breve ma facile, tranne l'ultima salita prima di arrivare a Lecce.